VIAREGGIO. In relazione a quanto apparso sui mezzi di informazione la Fondazione Festival Pucciniano precisa che:

– Evidentemente il ricercare la verità e la trasparenza implica strumentalizzazioni politiche in vista delle elezioni amministrative, come si evince dall’accanimento degli ultimi giorni, motivo per cui, la Presidente si assume la responsabilità di sospendere momentaneamente la nomina del Direttore Amministrativo e per legge portare il provvedimento nel prossimo Consiglio di Amministrazione per rimettere il tutto nelle mani del nuovo sindaco.

– All’insediamento il 30 settembre 2013 della nuova presidenza era presente una situazione confusa dal punto di vista dei conti e dei bilanci. L’unica certezza era un debito di 2 milioni di euro della Fondazione.

– Per anni è stato violato il patto delle parti correlato. Direzione generale (Franco Moretti) e ufficio marketing, sponsorizzazioni e ufficio stampa (Alessandra Delle Fave) sono state gestite e controllate da una sola famiglia (Moretti e Delle Fave sono marito e moglie) che in 15 anni ha percepito compensi per circa 3 milioni di euro.

– Il Consiglio di Amministrazione fa presente che il Direttore Generale, ancora in pieni poteri, e attualmente in ferie, nell’ultimo periodo, per motivi personali e per missioni all’estero autorizzate da se medesimo, senza il nulla osta della Fondazione, è stato assente dalla medesima per un lungo periodo, in un momento critico per la stessa  (nuova stagione lirica e revisione volontaria di bilancio). La consulenza si è resa necessaria, anche e non solo, per questi motivi.

– Il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Indirizzo della Fondazione hanno deciso di dare risposte e non di lamentarsi con i cittadini rimboccandosi le maniche e decidendo di attuare un piano di trasparenza, ottimizzazione risorse e risanamento senza penalizzare qualità ed eccellenza senza le quali il Ministero non continuerebbe a sostenere la Fondazione.

– In un processo di riorganizzazione amministrativa della Fondazione, che prevede per la prima volta la certificazione volontaria del bilancio e della spesa dei contributi pubblici (BDO), è stata individuata non una assunzione, ma una consulenza per riordinare e razionalizzare l’amministrazione (e quindi nessun patto comunale violato)  onde evitare maggiori danni alla Fondazione stessa. Questa competenza – necessaria in quanto insufficiente il lavoro esistente, con tanto di reprimenda alla Presidente da parte del Collegio dei sindaci revisori -,  non esisteva all’interno della Fondazione prima di adesso e viene resa quindi da un esperto del settore.

– La Fondazione ha graduatorie trasparenti fatte a seguito di colloqui e anzianità che rispetta formalmente nelle assunzioni. La Fondazione si dota anche internamente di un responsabile del Piano Anticorruzione e quindi ha messo da tempo i compensi alla voce trasparenza sul sito di riferimento.

– Per quanto riguarda la compatibilità del Presidente e assunzioni del personale dipendente le risposte sono già state abbondantemente date a suo tempo.

– Dov’era la Senatrice Manuela Granaiola quando è stato violata la delibera emessa dal commissario Mannino che vietava le assunzioni e il Presidente uscente della Fondazione di allora, nominando per tre anni il Direttore Generale della stessa ad un costo di 140.000 euro annue?

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ultimo aggiornamento: 31-05-2015


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